Andrea Dieci si è diplomato con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale al Conservatorio “Verdi” di Milano nella classe di Paolo Cherici. Ha studiato con Oscar Ghiglia all’Accademia Musicale Chigiana di Siena e alla Musik-Akademie di Basilea. Ha inoltre partecipato a masterclass tenute da Julian Bream. Ha vinto il 1° Premio ai Concorsi Internazionali di Gargnano, Lagonegro e “De Bonis” di Cosenza e il Premio Speciale della Giuria all’Internationaler Musik-Wettbewerb dell’ARD di Monaco di Baviera. Si è esibito in Europa, negli Stati Uniti, in America Centrale e del Sud, Asia e Africa. Ha registrato per RAI, Radio Vaticana, Radio Nacional Española, BBC, Radio Televisione Svizzera Italiana ed Euroradio. Ha inciso 13 CD per varie etichette discografiche, tra cui figurano monografie su Ponce, Jappelli, Piazzolla, Sor e Giuliani. È inoltre l’unico chitarrista ad aver registrato le opere solistiche complete di Villa-Lobos, Takemitsu e Henze. Gli è stata assegnata due volte (2005 e 2017) la “Chitarra d’oro” per il miglior CD chitarristico dell’anno al Convegno Internazionale di Chitarra di Alessandria. Apprezzato didatta, ha tenuto masterclass e seminari per rinomate istituzioni musicali in vari Paesi d’Europa, negli USA, in Messico, Brasile, Singapore e Giappone. Dal 2001 è docente ai corsi annuali di perfezionamento dell’Accademia Chitarristica “Regondi” di Milano. È titolare della cattedra di chitarra all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi-Tonelli” di Modena.
Massimo Lonardi è nato a Milano, ha studiato composizione con Azio Corghi e si è diplomato in chitarra classica con Ruggero Chiesa presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. In seguito si è specializzato nella prassi esecutiva del liuto seguendo seminari di studio a Milano,Firenze e Venezia con il liutista Hopkinson Smith. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero. Ha curato edizioni di opere di Claudio Monteverdi e Girolamo Frescobaldi, una raccolta di musica popolare tedesca in collaborazione con Brigitte Gras e uno studio sulla realizzazione liutistica del basso continuo. Ha preso parte a registrazioni radiofoniche e televisive ed effettuato quaranta incisioni discografiche collaborando con numerosi gruppi di musica antica, tra i quali il Conserto Vago da lui fondato con la clavicembalista Ero Maria Barbero. Come solista ha registrato cd monografici dedicati a Francesco da Milano e Petro Paulo Borrono, a Joan Ambrosio Dalza ,a Vincenzo Galilei e alle composizioni per vihuela di Luys Milan. Ha inciso antologie dedicate al liuto a Venezia nel Rinascimento, alle musiche per arciliuto del Barocco italiano, alle composizioni per chitarra rinascimentale (Comienca la musica para guitarra), ai compositori spagnoli (Libros de musica para vihuela) , alla musica del tempo di Leonardo da Vinci (La figurazione delle cose invisibili, con la cantante Renata Fusco) e a gli Animali in musica nel Rinascimento, basato sul Bestiario di Leonardo(con la cantante Renata Fusco). Il cd monografico dedicato alle composizioni per liuto di John Dowland ha vinto il primo premio per la musica strumentale “Musica e Dischi” . Ha registrato i Concerti e Trii per liuto ed archi di Antonio Vivaldi e le Villanelle alla napolitana con Renata Fusco per la rivista Amadeus e, per la Rivista Classic Voice, coll.Antiqua, Musiche per liuto nelle stampe veneziane del’500.Da alcuni anni collabora con Matteo Mela e Lorenzo Micheli con i quali ha registrato un cd dedicato alle musiche per liuto, chitarra barocca e tiorba di Andrea Falconieri e del suo tempo(La Suave Melodia) e un cd monografico dedicato alle cantate e alle arie di Alessandro scarlatti (Clori,ninfa e amante) con la cantante Renata Fusco. Con il soprano Angela Alesci ed il liutista Domenico Cerasani ha inciso un CD monografico dedicato a Luca Marenzio. Insegna liuto e musica d’assieme per strumenti antichi presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Franco Vittadini di Pavia , la Scuola di Musica Antica di Venezia, la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro ed i corsi estivi “Chitarra e altro” di Brisighella e “Barocco a Baronissi”. Dal 1990 è succeduto Ruggero Chiesa nell’insegnamento presso i corsi internazionali di perfezionamento di Gargnano.
Nato a Pordenone, si è avvicinato allo studio della chitarra classica all’età di undici anni sotto la guida della M° Lucia Pizzutel che lo seguirà fino al diploma, conseguito nel 2003 con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste nella classe del M° Frédéric Zigante. La sua formazione musicale è arricchita dagli studi di Composizione, Direzione d’Orchestra, due lauree cum laude in scienze musicologiche e da un Dottorato di Ricerca in Musicologia, che completa presso L’Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Musicologia di Cremona). Nel 2018 ha conseguito presso il Conservatorio di Parma il Master di II livello di Alto Perfezionamento in interpretazione Musicale con la votazione di 110 e lode.
Dal 1994 al 2004 si è distinto in diversi concorsi Nazionali e Internazionali ottenendo ovunque il primo premio. Tali risultati lo porteranno a esibirsi, in veste di solista, solista con orchestra, e in diverse formazioni cameristiche, in diverse città italiane ed estere.
Attualmente si esibisce in come solista, con il trio di chitarre Res intimae e in duo con il clavicembalista Luigi Accardo (Extravagantia Duo). È direttore dell’ensemble Un pizzico di corda di Cremona. Insegna presso il Liceo Musicale “A. Stradivari di Cremona e nel 2017 ha fondato con la M° Lucia Pizzutel l’Accademia chitarristica A più corde (Sacile – Cremona).
Come musicologo si è dedicato allo studio della teoria musicale tardo medievale, partecipando a convegni e seminari come relatore e figurando come autore in riviste scientifiche e miscellanee specializzate.
Da oltre 30 anni svolge intensa attività didattica come docente di chitarra e musica d’insieme: molti gli allievi che, seguiti dai primi passi al diploma, hanno intrapreso la professione di musicista e si sono affermati in importanti concorsi nazionali ed internazionali.
Per questi risultati ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui spicca la “Chitarra d’oro per la didattica” 2014, ottenuta al 19° Convegno Internazionale di Chitarra di Alessandria. Riceve frequenti inviti come docente di masterclass, laboratori di musica d’insieme e seminari in Italia e all’estero, oltre a convocazioni come membro di giuria in concorsi nazionali ed internazionali.
Brillantemente diplomata in Chitarra con T. De Nardis e in Didattica della Musica, ha successivamente conseguito il Diploma Accademico Superiore di II livello – indirizzo di Didattica della Chitarra – con F. Zigante, ottenendo il massimo dei voti e la lode.
Ha perfezionato la propria formazione con le più svariate esperienze nei settori ad esso connessi: oltre 40 masterclass di chitarra, altrettanti corsi a tema, studio di scienze umane e tecniche d’insegnamento. Le concomitanti competenze e qualifiche nel campo della preparazione atletica le consentono di integrare nella lezione di chitarra alcuni aspetti di biomeccanica e teoria dell’allenamento.
Svolge attività concertistica come chitarrista e direttore d’orchestra, esibendosi in diverse città italiane ed estere. Già SVT presso il Conservatorio di Trieste, è titolare della cattedra di chitarra presso la Scuola Secondaria “Balliana – Nievo” di Sacile.
E’ fondatore, direttore artistico e docente (con Francesco Molmenti) dell’Accademia Chitarristica “A più corde” di Sacile/Cremona.
Angelo Vailati
∙Diplomato presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano nel 2004 (corso professionale quadriennale) nella sezione strumenti a pizzico.
∙Tirocinio presso il laboratorio del liutaio Enrico Bottelli (2005/2006)
∙Frequenta il”José Romanillos guitar making cours”e nell’estate 2006 a Sigüenza (Spagna).
∙Esperienza lavorativa presso il laboratorio del liutaio Daniele Chiesa a Granada (Spagna), maggio/ottobre 2008.
∙Costruisce chitarre classiche dal 2001.
NOTE SULLE CHITARRE
Mi ispiro alla liuteria tradizionale spagnola (A.Torres, S.Hernandez, D.Esteso ecc.) ed al lavoro di alcuni liutai “moderni” (H.Hauser, J.Romanillos, D.Rubio). Dopo un’esperienza lavorativa in Andalucia sono presenti nelle mie chitarre, ovviamente, anche influenze della liuteria moderna di Granada.
Di ogni liutaio dal quale prendo spunto ho avuto l’occasione di provare personalmente uno o più strumenti che mi hanno affascinato o quanto meno colpito per le qualità musicali e sonore.
Ispirato da questi esempi porto avanti una personale ricerca di suono costruendo strumenti caratterizzati il più possibile da queste qualità: ∙sensibilità al tocco
∙bellezza e ricchezza timbrica
∙libertà nell’emissione sonora
∙precisione dei suoni
L’obiettivo è, quindi, costruire uno strumento vibrante e preciso, che possa essere un ottimo mezzo espressivo per il chitarrista. Uno strumento che in ogni istante dell’esecuzione musicale possa fornire la risposta timbrica e dinamica cercata dal musicista.
Ho un continuo confronto con i chitarristi e con i colleghi liutai, che mi serve come aiuto al costante perfezionamento della mia chitarra dal punto di vista sia funzionale che timbrico e musicale.
Dedico una particolare cura all’intonazione e alla comodità dello strumento nel suo insieme.
Per quanto riguarda l’estetica nelle mie chitarre cerco un’eleganza semplice, sfruttando al meglio gli accostamenti e i contrasti tra i diversi legni e curando in fase di progettazione il design delle linee e delle curve che formano lo strumento.
La fase di progettazione e disegno per me è fondamentale perché è la fase nella quale si apportano le migliorie al progetto vecchio e si introducono nuove idee. Le chitarre che costruisco si basano quindi su un disegno/progetto personale. Ogni dettaglio prima di essere realizzato è stato ben pensato e disegnato (forma, paletta, ponte, profili del manico ecc.).
Nella ricerca di uno strumento sempre migliore procedo con piccoli cambiamenti apportati su gruppi di più chitarre, questo per capire, di volta in volta, il valore che ha il dettaglio modificato e trarne le dovute conseguenze.
Le dimensioni dei miei strumenti sono in linea con quello che oggi viene considerato lo standard per la chitarra classica, per esempio:
lunghezza corde: 650mm
cassa: lunghezza 48.9cm / larghezza 36,6cm/ profondità 9.8cm
larghezza tastiera al capotasto: 52,5mm
Su ordinazione costruisco anche chitarre con misure diverse dallo standard (per es. con lunghezza corde 640mm).
MATERIALI
∙Per le tavole armoniche utilizzo in genere l’abete rosso. Recentemente ho iniziato ad utilizzare anche il cedro rosso canadese.
∙Per fasce e fondi utilizzo solitamente il palissandro indiano, ma anche altri tipi di palissandro, ziricote, satinwood, acero e cipresso.
∙Per le tastiere utilizzo l’ebano.
∙I manici sono costruiti con cedrella o diversi tipi di mogano provenienti dall’America centrale.
Tutti i legni che utilizzo per le mie chitarre sono attentamente scelti (sia per la qualità del legno che per il tipo di taglio) e ben stagionati.
Non utilizzo nessun componente acquistato già semilavorato (per es. rosette, filetti, ponti ecc.) perché preferisco che ogni parte dello strumento sia progettata e costruita ad hoc.
Utilizzo colla animale reversibile (hide glue).
La verniciatura è completamente a gommalacca applicata a tampone (solo resine naturali sciolte in alcool).
COSTRUZIONE
In ogni fase della costruzione della chitarra utilizzo tecniche di lavorazione tradizionali che ho appreso nelle varie esperienze in Spagna. Gran parte del procedimento di costruzione viene quindi fatto con attrezzi manuali e con semplici tecniche artigianali.
Questo perché nel lavoro mi piace portare avanti anche una ricerca e un recupero delle antiche tecniche di lavoro usate dagli artigiani che costruirono le chitarre dalle quali prendo spunto. Inoltre, ritengo che le tecniche di lavoro tradizionali garantiscano un notevole controllo della qualità ed, essendo in genere molto semplici, anche una buona velocità nell’esecuzione del lavoro ed un’ottima versatilità quando sono necessari dei cambiamenti per la costruzione di strumenti fuori standard.
In ogni fase della costruzione sono particolarmente attento a tutti quei dettagli che garantiscono alla chitarra una lunga durata/funzionamento nel tempo, tengo cioè in considerazione le deformazioni che tutte le chitarre subiscono nel tempo a causa dell’utilizzo, della tensione delle corde e della continua stagionatura dei legni. Cerco il delicato connubio tra una struttura robusta ma al tempo stesso in grado di vibrare liberamente.